A chjama à a mubilisazione d’Oriol Junqueras, leader catalanu

« La nostra causa è una causa che puo vincere e che vincerà »

U 21 di sittembre scorsu, Oriol Junqueras era in Bastia à l’invitu di u gruppu Alleanza Lìbera Aurupea à u Parlamentu aurupeu. Omu prufundamentu demucràticu, hè statu imprigiunatu da Madrid durante quasi 4 anni per avè sustenutu l’urganisazione di u referendum d’autodeterminazione di a Catalogna u 1u d’ottobre 2017. U so messagiu (in talianu per fassi capisce megliu da i Corsi, per via ch’ellu ùn ammaestra micca bè u francese), hè una lezziò di curagiu è di determinazione. Ci dà una visione dinù di l’Auropa di e sulidarità ch’ella predica l’ALE. Salutemu a forza è l’intelligenza di ss’omu prontu à vultà in priggiò pè a libertà di a so nazione.

 

 

 

« Questa matina, il presidente della Corsica ha fatto un tweet con una frasa nella quale io dicevo il fatto che noi abbiamo stato in carcere forma a parte del camino della liberta collettiva del nostro popolo, del popolo catalano, ma anche di tutti i popoli dell’Auropa. Qualche volta alcuni ci domandano perche eravate disposti à andare in carcere, perchè eravate disposti a fare un referendum, a fare una dichiarazione d’indipendenza in 2017, sapete che forse lo Stato spagnolo vi metterebbe in carcere ? Ci sono due risposte. Una è perchè noi abbiamo bisogno di tutta la credibilità. Dobbiamo essere credibile. La prossima volta – ci sarà una prossima volta –, nella quale noi faremo un riferendum per permettere che i citatini della Catalogna vottinu sul suo futturo, noi dobbiamo essere credibili. Dobbiamo essere credibili alli occhi dei nostri concitatini, ma anche della comunità internazionale. La Communità internazionale deve sapere che quando noi dicciamo che faremo qualchecosa, la facciamo. La credibilità è imprescendibile per noi. È uno degli elementi che ci doddano di più forza.

Ci è anco un antra ragione. Non possiamo avere paura del carcere. Non abbiamo dritto ad avere paura del carcere. Perchè se noi avvessimo paura del carcere allora abbiamo perso. Non possiamo avere paura del carcere perchè la nostra lotta è una lotta democratica, civica, pacifica, assolutamente democratica, civica e pacifica. Noi possiamo vincere se noi ci manteniamo sempre nel campo della democrazia, del civismo, del pacifismo. Questa non è la nostra debbolezza, questo è la nostra fortezza.

 

Siamo tanto più forti se ci manteniamo nel campo democratico, perchè abbiamo bisogno dell’appogio della magioranza della nostra citatinanza. Perchè dobbiamo convincere, non soltanto quelli che vogliono l’indipendenza della Catalogna, ma perchè anche dobbiamo convincere una parte di quelli che senza essere independentisti, sono d’accordo con noi che il referendum, la democrazia, è il migliore camino per decidere il futuro collettivo della nostra sucietà. E perchè abbiamo bisogno, tantissimo bisogno, della solidarità internazionale, della comunità internazionale. La nostra causa soltanto puo vincere se siamo riconnosciuti anche dalla comunità internazionale.

Noi siamo independentisti catalani, sì ! Siamo anche republicani, demucratici, siamo independentisti chi rispettino la Spagna, sì ! Ma anche siamo federalisti chi rispettano l’Europa. Noi non voliamo un Europa più debole. Vogliamo un Auropa più forte. Siamo prufondamenti europeisti. Siamo orgogliosi di formare parte di un gruppo parlamentare al parlamento auropeo che è il gruppo u più auropeisto di tutti. Il gruppo verde, il gruppo verde EFA. Siamo auropeisti perchè siamo convinti ch’abbiamo bisogno di strumenti più forti nella posizione dell’Europa nel campo internazionale, nel campo mondiale. Abbiamo bisogna d’un Europa più forte d’un Europa più forte nella politica estera, nella politica fiscale, vogliamo un Europa più forte ! Quando le stituzioni comuni – la Commission auropea, il parlamento auropeo – più forti, con più responsabilità, con più competenze, vogliamo che queste istituzione possano essere elette con il voto diretto di tutti i citadini. E siamo convinti anche che abbiamo bisogno d’un Europa più vicina à i suoi citatini. In qualche modo, almeno per alcuni stati, ci pare evidente chi alcuni dei vecchi stati nazionali che sono nati in epoca moderna, nel secolo diciasette, diciotto, o dicianove, patiscono della sua occiolescenza, sono invechiati male, sono troppo piccoli per risponde alle sfide di un mondo globale, e sono troppo lontano dei citatini per rispondere à i bisogni sociali, ecunomici della magiore parte della citatinanza.

 

Abbiamo bisogno di un nuovo modello istituzionale. Abbiamo bisogno d’un nuovo modello di stato. Abbiamo bisogno e abbiamo dritto di costruirlo democraticamente. Perchè, quando i citatini della Catalogna o di qualsiassi altra parte dell’Europa, delle Fiandre, della Corsica, o del Paese Basco, della Galizia, vottano, ripettutamente, elezione dopu à elezione, per partiti independentisti, quando noi vinciamo tutte l’elezioni, questo che no stiamo facciendo ora – abbiamo vinto l’elezzioni locali, l’elezioni catalane, l’elezioni spagnole, l’elezioni aurupee, tutte ! Quando i citatini di una sucietà, di un paese, di una nazione, si pronunciano ripettutamente, in muodo democratico, in muodo pacifico, chiedendo un nuovo modello istituzionale, chiedendo una nuova republica dentro dell’Europa, quale deve essere la risposta delle istituzione comunitarie, delle istituzione europee, delle istituzione statali, soltanto puo essere una risposta ch’è la democrazia !

Alcuni vi dirano, alcuni dicono, che l’Europa non puo essere democratica perche a bisogno d’essere più forte. È una bugia. Vi ingannano. L’Europa solo puo essere più forte se è più democratica. I problema della democrazia, i deficiti della democrazia soltanto puono essere superati con più democrazia. L’Europa ha bisogno d’essere più democratica, ha bisogno d’ascoltare di più i suoi citatini. Ha bisogno d’ascoltare di più i suoi popoli, e noi siamo disposti, noi abbiamo la volontà, la fermezza, di difendere questa causa democratica, anche ritornando in carcere, anche se la difesa della democrazia significa di ritornare in carcere. Ci siamo disposti, perche siamo convinti che cosi abbiamo la possibilità di convincere anche tutta la nostra sucietà o la immensa magiore parte della nostra società, ma anche della comunità internazionale. E la comunità internazionale deve sapere, e l’Europa deve sapere che noi siamo disposti à ritornare in carcere se la nostra causa democratica non è ascoltata, se i nostri citatini non sono ascoltati.

 

E se siamo tanti quelli chi difendiamo, quelli chi lavoriano nello stesso camino, col lo stesso obbiettivo, se siamo tanti quelli che siamo capaci di coordinacci, non solo dentro della Catalogna, dentro dello Stato spagnolo, con li compagni baschi, con li galleghi, ma anche in tutta l’Europa, la possiblità della nostra vittoria, della vittoria della nostra causa democratica è molto più vicina. Questo è il nostro lavoro. Per questa ragione siamo quì, per questa ragione noi saremo sempre à Strasburgo, à Brussels, in tutte le parti dell’Europa dove sono disposti ad ascoltare questo discorso, questo discorso ch’è un discorso fondamintalmente democratico, assolutamente democratico.

Se ci aiutiamo come ci siamo aiutati nel passato, e sopratutto, se ci aiutiamo come speriamo d’aiutarci nel futuro, allora la nostra causa è una causa che puo vincere e che vincerà. Dipendi di tutti noi. Grazie. » •